Grano Timillia 1Kg
- Cod. Grano-Timillia
- Disponibile su richiesta
Grano Timillia 1Kg
La cultivar di frumento duro nota come Timilia viene coltivata in Sicilia da diversi secoli, si pensa che fosse già noto nell'antica Grecia con il nome di trimeniaios.
Questo grano veniva coltivato per la possibilità di essere seminato tardivamente.
Uno dei suoi sinonimi "Triminia" indica infatti la capacità che questo frumento possiede di completare il proprio ciclo colturale in tre mesi.
Veniva descritto come un "Un grano primaverile duro, una spiga bianca lunga, con fitta barba nera".
La sua farina viene utilizzata in miscela per la produzione del "Pane nero di Castelvetrano", pane tipico della zona occidentale dell'Isola e presidio Slow Food.
La varietà antica Timilia è a maturazione tardiva, matura a circa 130 gg dalla semina e si adatta bene ad ambienti collinari.
A spigatura completa la pianta misura mediamente 125 – 130 cm.
La spiga è di color crema, fusiforme ed ha una sezione leggermente quadrata.
Le ariste hanno colore scuro alla base e chiaro nella parte apicale.
La cariosside è di colore scuro, di piccole dimensioni ed è leggermente allungata.
I Grani Antichi sono popolazioni dinamiche di frumento che hanno origine storica, identità distinta, assenza di miglioramento genetico tramite incrocio, localmente adattate e associate a sistemi agricoli tradizionali.
I frumenti antichi differiscono da quelli moderni per caratteristiche agronomiche e qualitative: Il glutine nelle due tipologie di frumenti è contenuto in quantitativi sostanzialmente uguali, diversi sono invece i valori che riguardano l'indice di glutine, ovvero un parametro che tende a stabilirne la forza. Nei grani antichi questo indice ha valori significativamente inferiori rispetto a quello dei grani moderni, rendendolo poco adatto alle moderne tecnologie di pastificazione.
Un dato ormai scientificamente acquisito conferma che le proteine del glutine delle varietà di frumenti antichi contengono meno 'epitopi tossici', ovvero le sequenze aminoacidiche riconosciute dai linfociti delle persone affette da celiachia (Van den Broeck et al., 2010). Una dieta a base di varietà di frumento con meno 'epitopi tossici' può aiutare nella prevenzione della celiachia, così come è stato osservato che la quantità di glutine ingerito e il tempo di assunzione sono associati con l'insorgenza della celiachia (Ventura et al., 1999; Ivarsson et al., 2000; Fasano 2006).
Il frumento, non è solo fonte di carboidrati e proteine, ma anche di micronutrienti (vitamine e minerali) e altri composti del metabolismo secondario della pianta (composti 'funzionali' o 'bioattivi') spesso trascurati nei programmi di miglioramento genetico, nonostante queste molecole abbiano un'azione benefica per la salute umana.
Le farine di 'frumenti antichi' inoltre sono ricche di una grande varietà di sostanze fitochimiche biologicamente attive come polifenoli (flavonoidi, lignani, isoflavoni) carotenoidi, tocoferoli e fibra, che svolgono importanti funzioni nutraceutiche incluse le attività antitumorale, antinfiammatoria, immunosoppressiva, cardiovascolare, antiossidante e antivirale (Dinelli, et al., 2007).